Radicali aritmetici – Matematica
I radicali aritmetici: cosa sono, come si calcolano
Definizione: la radice n-esima (n ∈ No, n appartenente agli interi positivi) di un numero reale positivo a è il numero b che elevato ad n dà a stesso:
\(\large \sqrt[n]{a} = b; a= b^{n} \: con: \: a\geq 0 ; b\geq 0\)- Il numero n viene detto “indice di radice” e deve essere un numero intero strettamente positivo, n > 0;
- il simbolo √ viene chiamato “radice“;
- tutto ciò che sta dentro il simbolo di radice si chiama “radicando” o “argomento della radice” e deve essere un numero reale positivo, a ≥ 0;
- il tutto (radice, indice, radicando), sotto queste condizioni, viene chiamato “radicale aritmetico“.
Note da ricordare su radicali aritmetici
- L’operazione con la quale si passa da a alla sua radice b si chiama “estrazione di radice“.
- Se n = 2 la radice si chiama “radice quadrata” e non si scrive l’indice;
- se n = 3 la radice si chiama “radice cubica“.
- Se n = 1 allora la radice è uguale al radicando, cioè è uguale a 1.
- La radice n-esima di zero è zero.
- Elevare un radicale n-esimo a n equivale a ottenere il radicando stesso come risultato:
\(\large (\sqrt[n]{a})^{n} = a\)
Esempio: \(\large \sqrt{4}=\left |2 \right |; \sqrt{a^{2}}=\left |a \right | \)
Inoltre si ricordi che si usa il modulo o valore assoluto in quanto vogliamo considerare solo risultati positivi.
\(\large se\, a=b \rightarrow a^{n}=b^{n}\)Proprietà dei radicali aritmetici
Si premette che, nelle definizioni e proprietà seguenti, n,m,p,t sono numeri interi strettamente positivi e che a,b,c sono numeri reali positivi.
Proprietà 1: la radice del radicale non cambia se radicando e indice vengono moltiplicati per lo stesso numero p ∈ N intero positivo.
Proprietà 2: il valore di un radicale aritmetico non cambia se radicando e indice vengono divisi per un divisore comune.
- Esempio:
L’operazione appena vista rende “irriducibile” il radicale.
- Riduzione di più radicali allo stesso indice: è un’operazione serve a poter confrontare i radicali o applicarvi ulteriori proprietà. I radicali vanno sempre resi irriducibili. Ad esempio:
Proprietà 3 (proprietà invariantiva): moltiplicando o dividendo l’indice del radicale e l’esponente del radicando per uno stesso numero naturale, diverso da 0, il valore del radicale non varia.
Proprietà 4: il prodotto di due radicali aventi stesso indice è un radicale dello stesso indice e con radicando uguale al prodotto dei radicandi. Vale ovviamente il viceversa.
- Portare un fattore dentro radice: il fattore può essere portato sotto il segno di radice n-esima a patto di elevarlo a una potenza n-esima. Ad esempio:
- Portare un fattore fuori radice: il fattore può essere portato fuori dal segno di radice n-esima a patto di estrarne la radice n-esima. Ad esempio:
Proprietà 5: Il quoziente di due radicali aventi stesso indice è un radicale dello stesso indice e con radicando uguale al quoziente dei radicandi. Vale ovviamente il viceversa.
Proprietà 6: l’elevazione a potenza di un radicale equivale a elevare a quella potenza il radicando. Vale ovviamente il viceversa.
Proprietà 7: l’estrazione di radice di un radicale equivale a una radice del medesimo radicando e di indice pari al prodotto degli indici. Vale ovviamente il viceversa.
Definizione 2: le espressioni nelle quali compaiono i radicali, vengono chiamate espressioni irrazionali o espressioni radicali. Ad esempio:
Definizione 3: razionalizzare il numeratore di una frazione significa portare il numeratore dell’espressione algebrica nella forma razionale (o intera) ovvero i radicali non compariranno più a numeratore. Ad esempio:
Definizione 4: razionalizzare il denominatore di una frazione significa portare l’espressione algebrica nella forma intera ovvero i radicali non compariranno più a denominatore. Ad esempio:
Definzione 5: un’espressione della forma :
viene chiamata “radicale quadratico doppio” e se , allora valgono le seguenti uguaglianze:
Definizione 6: le potenze frazionarie. Sono nient altro che un altro modo di scrivere un radicale:
(m,n interi positivi strettamente)
e viceversa: