Spia LED 220V per non scordare la luce accesa

Spia LED 220V per non scordarsi la luce accesa

A chi non è mai capitato di dimenticare la luce accesa in giardino, in cortile o comunque in tutti quei posti di casa in cui l’interruttore non è nelle vicinanze del punto illuminato? A me capitava regolarmente di lasciare accesa la luce – non temporizzata – davanti al portone di casa. Chiudevo il portone e “adios”: dimenticavo di spegnerla. Ho pensato pertanto di costruire una spia led, utilizzando i vari componenti elettronici riciclati che avevo, a costo zero quindi.

Applicazione pratica del progetto SPIA LED 220V

Applicazione pratica del progetto SPIA LED 220V

Premesse

E’ doveroso, prima di cominciare a illustrare lo schema elettronico, montaggio e assemblaggio, ricordare che si ha a che fare con la rete elettrica a 220V, la quale può risultare fatale (uguale mortale) se non si sa bene cosa si sta facendo. E’ bene ricordarsi di togliere sempre la corrente dal contatore principale, prima di fare qualsiasi operazione sul cablaggio di casa. Inutile dire che tutto quello che andrete a fare, verrà fatto a vostro rischio e pericolo e che l’autore dell’articolo non si assume nessuna responsabilità. Ovviamente per avere questo tipo di funzionalità (ovvero una spia che segnala la luce accesa) si sarebbe potuta inserire una spia 220V neon bella e pronta (e soprattutto a norma, con interruttori predisposti) senza quasi intervenire sul proprio impianto.

Schema elettronico della Spia LED 220V

Sul web si trovano varie soluzioni al problema di costruirsi una spia led: da quella con sola resistenza, a quella con condensatore resistenza diodo ecc ecc. Quella che ho usato io mi è sembrata abbastanza semplice e la più calzante per quanto riguarda i componenti che avevo a disposizione, è stata la seguente.

Spia LED 220V - Schema elettronico

Spia LED 220V – Schema elettronico

Tuttavia, secondo alcuni, se non ben dimensionata la resistenza R1 potrebbe surriscaldarsi. Io ho usato una da 1/2 watt, leggermente sottodimensionata; l’ho lasciata accesa un’oretta e si intiepidisce, ma non credo si riscalderà mai al punto di fondere tutto. Ho usato un led rosso normalissimo da 5mm con assorbimento al massimo teorico di 15 mA d con una tensione tipica di alimentazione di 1.8V. Altro problema può essere dato dalla polarizzazione inversa del diodo DL1. Il wattaggio dissipato dalla R1 è Wr=230×230/100k=0,53W (cioè poco più 1/2W).

Spia LED 220V - Assemblaggio e saldatura

Spia LED 220V – Assemblaggio e saldatura

Dopo aver troncato opportunamente i piedini dei vari componenti, ho proceduto a saldarli con un po’ di stagno e a isolare ben bene il tutto avvolgendo con nastro da elettricisti. Inutile dire che i vari componenti non devono MAI toccarsi!

Spia LED 220V - Situazione riscontrata impianto

Spia LED 220V – Situazione riscontrata impianto

La cassetta con l’interruttore della luce fortunatamente aveva un posto vuoto con un falso interruttore che ho forato con una punta per trapano da 5 mm in modo da potervi inserire il led. Inoltre sono stato fortunato in quanto erano già presenti entrambi i fili di fase e neutro. Col cacciavite ho allentato due viti di serraggio e ho collegato la spia LED come in figura sotto:

Spia LED 220V - Cablaggio

Spia LED 220V – Cablaggio

L’unica accortezza è che il led deve accendersi quando la corrente passa nel circuito chiuso, quindi bisogna provare a collegarlo al polo dell’interruttore che conduce quando la luce è accesa, viceversa rimarrà sempre acceso. Altri schemi del tutto equivalenti, forse con qualche problema di dimensioni, possono essere i seguenti:

Spia LED 220V - Alternativa 1

Spia LED 220V – Alternativa 1

L’articolo originale è visualizzabile a questo link. Altro schema simile, con un po’ di componenti in più è quest’altro:

Spia LED 220V - Alternativa 2

Spia LED 220V – Alternativa 2

L’articolo originale è visualizzabile a questo link. (Questo articolo contiene link IconA).

E questo è quanto.

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