Timidezza, cause e possibili rimedi. – Psicologia –

La timidezza:
cause e possibili “rimedi”

Il timido, generalmente, è una persona introversa, impacciata nei rapporti sociali, che in certe occasioni si fa prendere dal panico. La sua vita è contrassegnata da ansia e dalla paura di relazionarsi con individui non appartenenti al proprio nucleo familiare, specialmente se di sesso opposto. Lo dimostra il fatto che spesso evitale occasioni di vita sociale che potrebbero metterlo in difficoltà. Studi psicologici condotti a livello nazionale, hanno dimostrato, che per il 40% degli italiani la timidezza è un problema grave.
La timidezza inizia sin da piccoli e si manifesta come paura verso gli estranei. Un certo grado di timidezza è normale, basti pensare al timore di un impiegato nei confronti del suo direttore o dell’allievo nei confronti del maestro. In tempi recenti si sta assistendo ad una rivalutazione della timidezza. Si è scoperto che l’uomo ( così come la donna ) timido, riservato e sensibile, suscita un certo fascino sugli altri. Tuttavia esiste un’ulteriore forma di timidezza di natura “patologica” che condiziona negativamente la vita degli individui, incidendo sulle loro scelte e sulla loro realizzazione in campo lavorativo ed affettivo.

Timidezza

Timidezza


Spesso la timidezza è dovuta ad un complesso di inferiorità acquisito in età adolescenziale riconducibile ai cambiamenti del corpo nei ragazzi e nelle ragazze: ad esempio un naso troppo grande, una statura ridotta, sovrappeso, sono tutti elementi che generano un senso di inadeguatezza nei confronti degli altri coetanei.

Il secondo motivo che può dare origine ad un comportamento timido, è un’educazione troppo rigida. E’ il caso di chi ha avuto dei genitori troppo autoritari e freddi dal punto di vista affettivo, sempre pronti a criticare le scelte dei propri figli. Vale anche il viceversa, genitori troppo invadenti che tendono a schiacciare la giovane personalità dei figli. In entrambi i casi la timidezza è una forma di chiusura nei riguardi di un mondo fatto di critiche e frustrazioni.

Il terzo motivo è riscontrabile nella frequentazione di un ambiente avverso all’indole dell’adolescente, come ad esempio ragazzi più grandi che lo renderebbero vittima di bullismo.
In ultimo, vi è anche una causa biologica alla timidezza. Figli di genitori timidi, come molte ricerche hanno fatto emergere, hanno un elevata probabilità di rivelarsi timidi ed introversi.

Il primo passo per vincere la timidezza è riconoscere di essere timidi. Molte persone, infatti,faticano a riconoscere i loro problemi e cercano in ogni modo delle scappatoie per negare a se stessi e agli altri ciò che invece procura un reale disagio. Una volta che si è trovata in se stessi la motivazione per andare avanti, un ulteriore passo da fare è confrontarsi con quelle realtà che accentuano la timidezza. Se una persona non affronta le sue paure, allora non sarà mai in grado di vincerle.

Il difetto principale dei timidi è quello di dare troppo peso ai giudizi della gente, si abbattono con facilità e temono di sbagliare. Imparare ad accettarsi per come si è, con pregi e difetti, è un passo avanti molto importante. Nessuno è perfetto, anzi, spesso chi giudica gli altri lo fa perchè è lui a sentirsi inadeguato.

Non è strettamente necessario vincere del tutto la timidezza. Ci sono doti caratteriali quali riservatezza, sensibilità, spirito di comprensione che sono insite nell’animo umano e che arricchiscono chi le possiede e anche se collegate alla timidezza, rendono degno di apprezzamento chi le possiede.

You may also like...