Come rimuovere una zecca dai nostri animali

Come rimuovere una zecca
dai nostri amici animali

Con l’avvicinarsi del tepore primaverile occorre difendere maggiormente i nostri amici a quattro zampe dai parassiti esterni. In particolare tra Marzo e Aprile inizia la proliferazione delle zecche che attraversa tutto il periodo estivo fino ai principi autunnali.

Rimuovere zecca

La zecca è un Arthropoda, acaro appartenente alla classe degli Aracnidi, parassita esterno di dimensioni assai ridotte (qualche millimetro) .

Riconoscere una zecca

Riconoscere una zecca

Le zecche trovano il manto dei nostri animali molto ospitale; succhiando il loro sangue ne traggono nutrimento. In ogni fase della vita una zecca compie un pasto che varia dai 5 ai 10 giorni. Non bisogna sottovalutare il problema essendo le zecche pericolosi agenti di trasmissione di malattie infettive. Ciò avviene in genere in 48 ore, dopo l’infestazione; quindi occorrerà debellare il problema prima di questo arco di tempo. Si attaccano preferibilmente nelle zone in cui il pelo del nostro animale è meno fitto e denso, quindi nella zona dei padiglioni auricolari, nel muso, nel collo, tra le dita delle zampe ed anche tra le pieghe cutanee.

In commercio esistono numerosissimi prodotti per la prevenzione e cura sotto forma di spray o pipette da applicare direttamente addosso al parassita o sul dorso superiore del nostro Fido o Fufy; quest’ultima modalità serve a evitare che quest’ultimo lecchi il prodotto, caso in cui è possibile che l’animale abbia una reazione di ipersalivazione. Il parassita morirà entro 48 ore, gli insetti morti poi cadranno o potranno essere asportati più facilmente. Affinché la protezione sia ottimale bisogna ripetere l’operazione e il trattamento agli intervalli necessari, solitamente ogni 20/25 giorni nella stagione più ad alto rischio.

Dopo ogni uscita del nostro animale occorrerà esaminare il pelo per verificare la presenza di zecche, in particolare se ha attraversato zone ricche di vegetazione come campagne e piccoli boschi o anche un parco. Si è stato notato che l’infestazione da zecche colpisce più il cane del gatto, anche se quest’ultimo è invece più colpito da larve e ninfe piuttosto che dalla zecca adulta. Se nonostante tutto ci troviamo di fronte ad una zecca, facendo moltissima attenzione possiamo provare noi stessi a toglierla.

Innanzitutto dobbiamo disinfettare la zona con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol armandoci poi di una pinzetta, preferibilmente con delle punte sottili, cerchiamo di estrarre la zecca con molta delicatezza e lentamente affinché il morso della sua bocca si stacchi. Se durante l’estrazione è rimasta attaccata la testa del parassita è necessario rimuoverla o nuovamente con una pinzetta prestando molta attenzione o con un ago sterile. NON bisogna in nessun caso cercare di schiacciare il parassita  o di estrarlo velocemente e con forza quando è ancorato all’animale.

cane

Una volta rimossa la zecca bisognerà bruciarla o immergerla nell’alcol per soffocarla; detergere quindi con alcol la zona della cute in cui era precedentemente attaccata e trattare con una pomata antisettica. Se la zecca non verrà rimossa correttamente è possibile che si sviluppino ulcere o granulomi infiammatori cutanei.

Tendenzialmente le zecche più facili da estrarre sono i maschi, inoltre è da considerare da quanto tempo la zecca è attaccata all’animale, più tempo sarà trascorso maggiore sarà stato il suo pasto e di conseguenza le sue dimensioni, nell’estrazione è possibile che una zecca molto sazia possa letteralmente “scoppiare” e causare la fuoriuscita di sangue. Quindi occorrerà valutare tutto ciò e se lo si preferisce rivolgersi quindi ad un veterinario.

Un altro metodo per far cadere la zecca dai nostri amici animali è l’applicare addosso all’ospite sgradito della trementina, il parassita soffocando cadrà poi morto entro 48 ore o sarà comunque più facile estrarlo con la pinzetta; teniamo però presente che il pungente odore della trementina può infastidire il nostro animale e spaventarlo o creare prurito sulla cute.

A presto, Maristella.

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